Credo che un buon educatore debba avere sempre pronto un repertorio di giochi piuttosto vasto, soprattutto se si lavora con bambini/ragazzi.
Qualche anno fa ho lavorato come educatrice in un soggiorno estivo in montagna organizzato dal comune di Chioggia e una delle cose più difficili da programmare e gestire sono le attività nelle giornate di pioggia, quando non si può uscire di casa.
Un gioco semplice ma divertente che permette di coinvolgere i ragazzi anche rimanendo al chiuso, è quello dello scultore cieco, che nelle mie esperienze è sempre stato apprezzato dai ragazzi.
Si sceglie il ragazzo che interpreterà lo scultore e lo si benda.
Dopo essesrsi assicurati che lo scultore non ci vede, un altro ragazzo o anche più di uno, interpreterà "la statua", scegliendo una posizione e rimanendo immobile.
A quel punto entra in gioco il terzo partecipante: "la creta". Dovrà cioè restare fermo, e lasciarsi posizionare dallo scultore (che resterà bendato fino alla fine) che cercherà di modellarlo esattamente come la scultura originale.
Per rendere il gioco più interessante si può anche decidere di fare una gara tra due scultori, dando loro un tempo limite.
Questo gioco è molto divertente sia per chi partecipa che per chi guarda, perchè ovviamente il fatto di essere bendati da luogo a situazioni anche molto ridicole, e soprattutto mano a mano che i ragazzi partecipano e prendono confidenza col gioco si divertono a inventare sculture sempre più complesse per mettere in difficoltà lo scultore.