mercoledì 31 agosto 2011

Riciclo creativo - il coniglietto

Mi piace parlare e condividere giochi e lavoretti che ho potuto usare in prima persona nelle mie esperienze lavorative o come volontaria. Un altro lavoretto che ho messo in pratica, in questo caso con dei bambini in età prescolare, è il coniglietto.
La tecnica è semplicissima ed è la stessa che abbiamo già usato per il polipo.
Servono solo:
  • sacchetti di nylon
  • carta
  • cartoncino
  • nastrini
  • scotch
Realizzeremo questo coniglietto con un sacchetto di plastica bianco. Prendiamo il sacchetto e formiamo le orecchie fermandole con del nastro adesivo. Poi ho riempiamo la testa e il corpo con della carta da giornale mettendo ancora nastro adesivo attorno al collo per definire la testa. Successivamente potremo nascondere il nasto adesivo attorno al collo con un nastrino di tessuto. Formiamo dietro la codina annodando i manici del sacchetto. Costruiamo gli occhi con delle semplicissime palline di carta (o carta igienica) coloriamo le pupille, o costruiamole con della carta nera. Infine basterà ritagliare da un cartoncino i piedi. Possiamo sbizzarrirci con i particolari, ovviamente più ne inseriremo e più il nostro coniglio sarà bello.
Posso dire per esperienza che i bambini si lasciano coinvolgere a pieno, e ovviamente è importante lasciare quanta più autonomia possibile nella costruzione!

(ho trovato l'idea per questo lavoretto su www.pescepollo.it)

lunedì 29 agosto 2011

Lo scultore cieco

Credo che un buon educatore debba avere sempre pronto un repertorio di giochi piuttosto vasto, soprattutto se si lavora con bambini/ragazzi.
Qualche anno fa ho lavorato come educatrice in un soggiorno estivo in montagna organizzato dal comune di Chioggia e una delle cose più difficili da programmare e gestire sono le attività nelle giornate di pioggia, quando non si può uscire di casa.
Un gioco semplice ma divertente che permette di coinvolgere i ragazzi anche rimanendo al chiuso, è quello dello scultore cieco, che nelle mie esperienze è sempre stato apprezzato dai ragazzi.
Si sceglie il ragazzo che interpreterà lo scultore e lo si benda.
Dopo essesrsi assicurati che lo scultore non ci vede, un altro ragazzo o anche più di uno, interpreterà "la statua", scegliendo una posizione e rimanendo immobile.
A quel punto entra in gioco il terzo partecipante: "la creta". Dovrà cioè restare fermo, e lasciarsi posizionare dallo scultore (che resterà bendato fino alla fine) che cercherà di modellarlo esattamente come la scultura originale.
Per rendere il gioco più interessante si può anche decidere di fare una gara tra due scultori, dando loro un tempo limite.
Questo gioco è molto divertente sia per chi partecipa che per chi guarda, perchè ovviamente il fatto di essere bendati da luogo a situazioni anche molto ridicole, e soprattutto mano a mano che i ragazzi partecipano e prendono confidenza col gioco si divertono a inventare sculture sempre più complesse per mettere in difficoltà lo scultore.


domenica 28 agosto 2011

Il gioco del gomitolo

Durante il mio tirocinio, svolto all'ufficio immigrazione e promozione dei diritti di cittadinanza del comune di Venezia, ho avuto la possibilità di vivere e sperimentare in prima persona situazioni che fino a quel momento avevo potuto studiare sui libri di testo e durante i miei corsi universitari.
Un esempio su tutti è l'importanza del creare sin da subito dei legami tra i componenti di un gruppo di persone che dovranno poi condividere un'esperieza più o meno lunga. Nel mio caso si trattava dei primi incontri di presentazione di un gruppo di ragazzi tra i 12 e i 16 anni, di diverse nazionalità, tutti relativamente arrivati da poco in Italia, che avrebbero poi trascorso una settimana in montagna, organizzata dal servizio immigrazione con la collaborazione dei volontari del CAI di Mestre.
Non tutti i ragazzi presenti parlavano bene l'italiano, quindi era importante cercare un modo semplice per rompere il ghiaccio e far si che i ragazzi potessero iniziare a conoscersi.
In quella situazione si è rivelato davvero efficace un gioco semplicissimo: il gioco del gomitolo.
I partecipanti si dispongono in cerchio, e l'educatore tenendo in mano un gomitolo si presenta con poche semplici frasi (es: "mi chiamo Carla, ho 29 anni, vengo dall'italia e mi piace disegnare") poi tenendo un capo del gomitolo lo lancia ad uno dei ragazzi invitandolo a presentarsi agli altri, a trattenere un capo e lanciare il gomitolo a un altro ragazzo. Una volta che tutti i ragazzi avranno ricevuto e passato il gomitolo si sarà creato all'interno del cerchio un groviglio di filo. A questo punto i ragazzi iniziano a districare il gomitolo, passando attraverso il groviglio (vi assicuro che è divertente!) e ogni volta che si incontra un ragazzo si può verificare se ci si ricorda il suo nome.
Questo gioco si è rivelato davvero utile per rompere il ghiaccio all'interno del gruppo, soprattutto lavorando con dei ragazzi stranieri che non parlavano bene la stessa lingua e che fino a quel momento non si conoscevano.

lunedì 8 agosto 2011

Lo scudo del cavaliere

Gli aspetti positivi del costruire semplici lavoretti per i bambini sono moltepilici. Prima di tutto il bambino impara a manipolare, sviluppa alcune abilità manuali e di sicuro anche la fantasia. In secondo luogo può anche avere la soddisfazione di aver fatto qualcosa da solo (ovviamente con il nostro aiuto).
Il lavoretto di oggi è estremamente semplice, ma sicuramente d'effetto. Al mio nipotino è piaciuto tantissimo!

Occorrente:
  • vassoio dorato per pasticcini







  • graffettatrice
  • nastrini
  • pennarelli
Possiamo costruirlo con pochi semplicissimi passaggi:
  • Tagliate i due bordi lunghi del vassoio fermandovi a qualche centimetro dalla fine e unite con le graffette le due estremità sul fondo. Tagliate le parti in eccesso. La maggior parte del lavoro è fatta e potete già decorare il vostro scudo con i pennarelli.



  • fate dei buchi con le forbici e fateci passare dentro dei nastrini, in modo che il bambino possa infilare il braccio sul retro per usarlo come un vero e proprio scudo.





Lo scudo è finito! Buon divertimento!

martedì 2 agosto 2011

Riciclo creativo - Il polipo

Un' altra attività che mi è capitato di poter sperimentare direttamente in un laboratorio con bambini è quella del riciclo creativo, ossia l'arte di costruire giochi con materiali di recupero che si trovano comunemente in ogni casa.
Penso che sia un modo di giocare molto educativo, perchè oltre a permettere al bambino di costruire da solo (o quasi) qualcosa che poi potrà usare per giocare, permette anche di trasmettere messaggi positivi riguardo al riciclo, alla raccolta differenziata e molti altri aspetti, per avvicinare bambini anche di età prescolare a una prima forma di educazione ambientale ed ecologica.
Ho trovato molte idee girovagando su vari blog e siti, la rete è piena di spunti!
Quello che vediamo in questo post è il Polipo.

Occorrente:
  • sacchetti di nylon
  • scotch
  • carta o cartoncino colorato
Procedimento:
  • fare una pallina di carta per la testa, ricoprirla con il sacchetto di nylon e fissare con lo scotch





  • tagliare il sacchetto in modo da formare i tentacoli e fissare anche questi con lo scotch






  • aggiungere dettagli creati con carta, cartoncino, pennarelli ecc... più dettagli si aggiungono, migliore è il risultato!





Il nostro polipo è pronto: buon divertimento!